asperimenti

Icon

il pendolare

Per sfuggire alla noia, al signor K., di tanto in tanto, piaceva vivere pericolosamente.
A volte, mentre viaggiava sul trasporto pubblico, si fingeva sprovvisto di titolo di viaggio.
Di tanto in tanto, nei luoghi affollati, si immaginava braccato dalla polizia segreta, e allora roteava nervosamente gli occhi tutt’attorno, dietro ogni viso poteva celarsi un nemico, da un momento all’altro qualcuno lì vicino stava per affondare le mani nel lungo cappotto a raggiungere una rivoltella, ecco un movimento inconsulto, ecco un tizio estrarre dalla tasca, con mano ferma, un fazzoletto. Che brivido!

Per sfuggire alla noia, al signor K., di tanto in tanto, piaceva vivere pericolosamente.
Una volta, addirittura, per seminare i suoi pedinatori immaginari, attese di proposito l’ultimo momento per balzare sulla carrozza del metrò, mentre la sirena lo ammoniva del chiudersi delle porte.

Per sfuggire alla noia, al signor K., di tanto in tanto, piaceva vivere pericolosamente.
Di tanto in tanto, però, non bastava.
E allora, durante qualcuna di quelle tante attese su quelle tante banchine, si ritrovava a chiedersi cosa dovesse significare il farsi calpestare da quelle pesanti ruote.
Era possibile trovare un po’ di calore nell’abbraccio del freddo acciaio?
Ma queste fantasie si dissolvevano non appena la sirena annunciava al signor K. l’aprirsi, dinanzi a lui, di un mondo sempre uguale.

Per quanto tempo sarebbe bastato il potere dell’illusione, per sfuggire alla noia?

 (asperimenti, 2011)

 


			

Category: storielle

Tagged:

Comments are closed.