Saperi liberi si arricchisce di un nuovo contributo!
“[…]Se Walter Hill, il padre degli Warriors (trad. it. I guerrieri della notte, 1979) proprio in riferimento a quella sua pellicola come ad altre di ambientazione urbana sostiene di aver sempre e comunque girato dei western, cioè dei film che mettono in scena un conflitto valoriale elementare rappresentato dai cavalieri buoni in lotta contro l’ambiente ostile (canyon nel deserto da cui sbucano i pellerossa o angoli bui delle strade di New York da cui sbucano le bande rivali, che importa?), allora Romero è sempre stato il paladino dell’anti-western, cavalcando dall’inizio a fianco degli Indiani (gli zombie) con il suo personale Winchester in mano, ovvero quella macchina da presa con cui ha impallinato nel corso di quarant’anni stereotipi di “razza” e genere, miti come la violenza necessaria e catartica o la scienza “progressista”, istituzioni come la famiglia le forze dell’ordine e l’esercito.[…]“
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di Fabrizio Eva
www.fabrizio-eva.info
L’immaginazione degli esseri umani è fervida e molto spesso si diventa ostaggio di essa.
Jim Giles in un articolo su New Scientist (tradotto da Internazionale del 23/29 luglio 2010, pp. 51-52), cita l’economista David Hirshleifer che nel 1993 ha scritto “più sentiamo o leggiamo una notizia e più la consideriamo vera”. Il meccanismo mentale per cui si crede che quello che è pensato o ripetuto continuamente sia vero può essere analizzato e compreso a partire dal concetto di meme, “egoista” come il gene, elaborato da Richard Dawkins (1995). Il meme-idea è “l’unità di trasmissione culturale o unità di imitazione” (ibid, p. 254), “una entità, il meme-idea, che è capace di essere trasmessa da un cervello all’altro” (ibid, p. 258) “l’imitazione, in senso lato, è il modo in cui i memi possono replicarsi” (ibid, p. 256).
In pratica un meme-idea è qualsiasi cosa che ci entra nella mente (e nella memoria), spesso senza che ce ne rendiamo conto, e che progressivamente si accumula per formare l’insieme delle nostre opinioni, convinzioni, valori, identità, percezioni, ecc. ecc.. Anche i nostri studi e le cose che impariamo (per nostra volontà o inconsapevolmente) si comportano come dei memi, e cioè tendono non solo a consolidarsi nella nostra mente, ma anche a replicarsi in altre menti grazie alla trasmissione (cosciente o no) che ne facciamo noi stessi con parole e azioni.
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Nel lontano novembre 2010, in una grigia e scura serata autunnale, si tenne una singolare iniziativa: una serata di autocostruzione libraria!
Il tema era dominio, potere e autorità; ognuno era stato invitato a portare ritagli di giornale, foto, fotocopie di libri, cartone, carta e quant’altro. Insomma qualsiasi cosa potesse tornare utile alla “costruzione” di un libro. L’obiettivo, quello di riflettere su argomenti e concetti normalmente trattati attraverso seminari e letture, attraverso un’esperienza pratica che permettesse l’emergere delle sensibilità individuali.
Oggi, a distanza di quasi due anni, intristiti alla vista delle opere stupende prodotte quel giorno, “abbandonate” in un cassetto; oggi, dicevamo, abbiamo deciso di dare nuova vita a tali lavori o meglio di dargli una seconda vita digitale, sperando che le derive nate quel giorno siano fonte di ispirazione per altri.
abi
Credendo di fare cosa gradita, continuiamo nella pubblicazione del dibattito uscito su A-rivista anarchica.
Se qualcuno volesse proporre la sua riflessione o commento, può scriverci a esperimenti@paranoici.org; provvederemo presto a rispondere e diffondere.
Inizio subito esprimendo un’accordo di base con le idee e i concetti
espressi nell’articolo di Andrea Staid sullo scorso numero. Ovviamente
il fatto di essere d’accordo non mi impedisce di provare
a sottolineare alcuni punti critici, nel tentativo di tracciare i confini
del nostro ragionamento e, perchè no, di superarli. Andiamo con ordine…
per continuare a leggere l’articolo clicca qui o spulcia tra i materiali della sezione Cassetta degli attrezzi
Riproponiamo nella sezione Cassetta degli attrezzi un dibattito iniziato su “A-rivista anarchica” che ci sta molto a cuore.
La società contemporanea apre scenari nuovi che pongono una serie di sfide.
Nel mondo globalizzato le forme sociali non riescono più a conservare a lungo la loro forma, si scompongono e si sciolgono più in fretta del tempo necessario a fargliene assumere una; ci troviamo di fronte a quella che Bauman chiama vita liquida.
Questo piccolo contributo vuole riflettere sulle possibilità di un anarchismo meticcio nella società moderna.
Al processo di globalizzazione si accompagna un crescente senso di paura.
L’avvicinarsi di culture diverse ripropone steccati culturali. Ma anche fisici.
E nascono nuovi ghetti.
Come affrontare questo processo involutivo?
Nella sezione Cassetta degli attrezzi c’è il nuovo, piccolo contributo sulle possibilità di un divenire meticcio!
Finalmente sono usciti i tanto attesi atti del convegno “Rivoluzione?”, tenutosi il 6 novembre 2010 presso la sede del Centro Studi Libertari.
Come organizzatori e relatori del seminario, noi A.sperimenti abbiamo realizzato questo opuscolo per chi c’è stat*, per chi non c’è stat* ma avrebbe voluto esserci, per chi non c’è stat*, non ne sapeva niente ma comunque ha interesse per l’argomento.
Richiedete la vostra copia cartacea scrivendo una mail a esperimenti@paranoici.org (“Rivoluzione?”, 72 pagg, 5 euro+spedizione) oppure scaricate liberamente (e diffondete il più possibile) cliccando qui.
Se oltre all’opuscolo volete anche “noi in persona” per presentare, discutere e dibattere sulla questione non esitate a contattarci (via mail, telefono o come più vi aggrada).
Nell’attesa di pubblicare il resoconto e gli audio del seminario “Rivoluzione?”, abbiamo aggiornato la sezione “Cassetta degli attrezzi” con due articoli inerenti alla tematica economica.
Per molti economia non fa rima con anarchia…
Noi invece nei mesi scorsi abbiamo realizzato due incontri con Marco Gastoni e Luciano Lanza per approfondire anche questo aspetto di analisi.
Buona lettura! Read the rest of this entry »
Nella sezione Indizioni&iniziative potete trovare un primo resoconto del seminario “Rivoluzione?” tenutosi il 6 novembre.
L’articolo è tratto dal blog L’anarchico, un blog di “riflessioni sull’anarchia, sull’anarchismo, sulle anarchiche e sugli anarchici…”
A breve pubblicheremo anche i vari interventi dei relatori del seminario nonché delle considerazioni su quanto emerso dai vari interventi fatti durante il dibattito.
Chiunque voglia contribuire con considerazioni, riassunti, idee, suggestioni può scrivere a esperimenti@paranoici.org
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Finalmente è pronta la nuova sezione “Cassetta degli attrezzi” dove potrete trovare tanti materiali utili per decostruire o riattualizzare vecchie teorie e ripartire a creare, sperimentare, ideare…
I materiali sono divisi in base agli argomenti che il nostro gruppo decide di volta in volta di affrontare lungo il proprio percorso.
Se avete altri articoli, libri o pensieri vostri che volete condividere non esitate a scriverci a esperimenti@paranoici.org.