Le relazioni di dominio, specialmente quelle più profonde, nella maggior parte dei casi si sottraggono alla nostra vista o, più in generale, alla nostra percezione. Dopo aver acquistato pomodorini campani o arance siciliane al supermercato sotto casa, usciamo con un sorriso di soddisfazione per il risparmio guadagnato o per un’offerta conveniente che mai avremmo immaginato di trovare. Ugualmente sfuggono alla nostra immaginazione anche i processi di coltivazione, raccolta e trasporto che permettono alla nostra frutta o verdura di essere smerciata a prezzi tanto concorrenziali. Chi sono le persone in carne e ossa che sudano sotto il sole delle campagne, quali le loro condizioni di vita e quali i trattamenti riservati loro dalle imprese?
L’altra città, quella vera non quella che vorrebbe chi governa seduto sulla poltrona, non quella della repressione e delle telecamere, non quella delle false notizie sui giornali, la città vera , quella della strada , quella dell’incontro e dello scontro fra differenti culture, quella meticcia.
Questo film documentario prima di tutto racconta in presa diretta come può essere facile se ci sleghiamo dai preconcetti incontrarsi fra culture diverse, come basti un campo da calcio un pallone per abbattere i muri creati dal razzismo e l’indifferenza.
Riproponiamo nella sezione Cassetta degli attrezzi un dibattito iniziato su “A-rivista anarchica” che ci sta molto a cuore.
La società contemporanea apre scenari nuovi che pongono una serie di sfide.
Nel mondo globalizzato le forme sociali non riescono più a conservare a lungo la loro forma, si scompongono e si sciolgono più in fretta del tempo necessario a fargliene assumere una; ci troviamo di fronte a quella che Bauman chiama vita liquida.
Questo piccolo contributo vuole riflettere sulle possibilità di un anarchismo meticcio nella società moderna.
Apr 2, 2012Commenti disabilitati su Uguali perché diversi