L’altra città, quella vera non quella che vorrebbe chi governa seduto sulla poltrona, non quella della repressione e delle telecamere, non quella delle false notizie sui giornali, la città vera , quella della strada , quella dell’incontro e dello scontro fra differenti culture, quella meticcia.
Questo film documentario prima di tutto racconta in presa diretta come può essere facile se ci sleghiamo dai preconcetti incontrarsi fra culture diverse, come basti un campo da calcio un pallone per abbattere i muri creati dal razzismo e l’indifferenza.
“Il Ribelle. Guido Picelli, un eroe scomodo” un film di Giancarlo Bocchi
Il documentario di Giancarlo Bocchi ricostruisce l’appassionante biografia di Guido Picelli la cui epopea non è ricostruita tramite la classica forma d’intervista, ma tramite l’assemblaggio di materiali di repertorio come fotografie, giornali, lettere e filmati d’epoca che opportunamente risonorizzati, vengono accompagnati dalla voce narrante di Valerio Mastrandrea e di Francesco Pannoffio, il quale interpreta la voce di Picelli.
Il lavoro di documentazione, che come forma di rappresentazione predilige quella visuale a quella scritta, è frutto di intense ricerche d’archivio sia in Europa che negli Stati Uniti e ha reso possibile il ritrovamento di pellicole inedite e documenti segreti. Il linguaggio così ottenuto, pur risultando epico, mira a creare una biografia che tramite parole ed immagini rende giustizia ad un rivoluzionario poco conosciuto, estraneo alle strategie e alle tattiche di partito, espressione di un sentimento popolare di rivolta sia nei confronti del fascismo mussoliniano che nel comunismo stalinista.
Più uomo d’azione che teorico, praticò a Parma quello che era stato teorizzato come fronte unico popolare, fondendo negli Arditi del Popolo le forze proletarie che andavano dagli anarchici ai popolari e, senza aspettare le direttive dei partiti si opposero, vincendo, alla spedizione guidata prima da Farinacci e successivamente da Balbo.
Nestor Machno, bandiera nera sull’Ucraina con Mikhail Tsovma, storico russo
A poco meno di un secolo dagli eventi, è ora possibile ricostruire nella sua complessità la storia della Rivoluzione russa, al di là dei miti e dei racconti dei vincitori. Un’attenzione particolare, anche per le dimensioni del fenomeno, è stata data all’anarchico ucraino Nestor Machno e al movimento contadino, denominato machnovscina, che tra il 1917 e il 1921 coinvolse una vasta regione dell’Ucraina. Fu proprio questa grandiosa jacquerie libertaria la vera protagonista della rivoluzione in quella parte dell’ex impero russo. Per i suoi esperimenti di autogestione e democrazia diretta e per quella guerriglia partigiana che combatté vittoriosamente.
“Il Castello” un film di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Un anno dentro l’aeroporto di Malpensa, un anno ad osservare la vita all’interno di un aeroporto intercontinentale da cui ne nasce un documentario, diviso in quattro capitoli, che segue il ritmo naturale delle quattro stagioni: inverno (arrivi), primavera (sicurezza), estate (attesa), autunno (partenze).